PROGRAMMA
Programma
Come attuare, in modo pratico, un programma di digiuno seguito dalla dieta adeguata.
PREMESSA
I sintomi sono la manifestazione di processi di disintossicazione che il corpo mette in atto per liberarsi da veleni e tossine.
La principale difficoltà
Ci sono persone che sono totalmente convinte che la scienza e la medicina in particolare rappresentino la corretta conoscenza e quindi considereranno questa terapia e chi la segue alla stregua di cose un po' fuori della norma.
Solo la comprensione ti libera dalle paure. Alcune persone hanno capito a metà, con riserva. Hanno compreso che il digiuno ha un filo logico, ma sono ancora soggette al condizionamento mentale che viene impartito fin dalla nascita e dal controllo ravvicinato che la medicina esercita costantemente sulla salute del cittadino.
Si nasce in ospedale, si viene seguiti dal pediatra, poi dal medico di famiglia, che a sua volta delega agli specialisti per ogni sintomo che riesce a rilevare durante una visita e infine si muore in ospedale. Nascere e morire nella propria casa ormai avviene solo per caso.
La quasi totalità delle persone non sa nulla riguardo alla salute, pensa che solo delegando i medici come profondi conoscitori del funzionamento del proprio corpo e quindi accettando supinamente ogni cosa che esca dalla bocca di un'autorità, e permette che ogni fase della sua propria vita venga medicalizzata, come se il vivere stesso fosse una malattia.
Che il digiuno non sia per tutti, non significa che non possa funzionare per chiunque abbia distrutto il suo proprio corpo. Solo il nostro atteggiamento nel fare qualcosa determina il successo o il fallimento. Funziona per tutte quelle persone che si sono liberate o vogliono liberarsi dal condizionamento sociale, pensano con la propria testa, non negano l'evidenza dei fatti, guardano le cose al di là delle apparenze, e non si trattengono dall'andare oltre ad esse solo perché a volte le apparenze possono essere più piacevoli della realtà.
Un nuovo modo di pensare
La disintossicazione è semplicemente il processo di rimuovere tossine, veleni e sostanze estranee che impediscono il corretto svolgimento delle funzioni che ogni organismo deve svolgere al fine di rimanere in perfetta salute. Il corpo svolge costantemente attività di disintossicazione senza che l'individuo debba fare qualcosa di specifico.
È possibile constatare questo processo in atto osservando i sintomi che compaiono mentre è in atto e le tossine vengono espulse. Questi sintomi sono anche indicatori di un processo di guarigione. Processo di disintossicazione e processo di guarigione sono lo stesso processo.
La scienza medica blocca costantemente questo processo con dei farmaci, impedendo alle tossine di venire espulse, perpetuando lo stato di malattia nel corpo del paziente.
Per esempio: se una persona beve tanto latte o mangia molti latticini, questi creeranno depositi di muco in vari organi del corpo. Particolari condizioni, come l'esposizione a sbalzi di temperatura ambientale possono accendere un processo di disintossicazione e del muco viene espulso dal naso o dalla gola come catarro ed è possibile che la temperatura del corpo aumenti. Se semplicemente si osservasse quello che sta avvenendo, cioè che del muco sta uscendo, e lo si lasciasse uscire e si omettessero i cibi da cui quel muco è derivato, latte e latticini in questo esempio, prima o poi il corpo riprenderebbe a svolgere le sue funzioni come e meglio di prima.
Se invece si mantengono le credenze che costituiscono la struttura di questa società, perennemente in preda alla malattia (basta che guardi le cifre di quanto viene speso in farmaci, ospedali, ecc. per avere conferma di quanto affermo), verra‘ spontaneo pensare di "avere contratto l'influenza" si prenderanno i farmaci per "curarla", pensando che la si è presa "in forma alleviata" perché ci si è fatti "preventivamente" vaccinare contro il "virus".
Il digiuno è per tutti
Il digiuno libera il corpo dalle tossine, e con i dovuti accorgimenti, è accessibile a tutti, se ci si mette nell'ordine di idee necessario per recepirla. Questo significa verificare su se stessi osservando i risultati nella pratica, comprendere che non è basata sugli stessi principi delle diete tradizionali e che chi non la conosce e non la pratica potrebbe dire a chi invece la fa che sta sbagliando tutto e cose del genere e tentare di scoraggiarlo.
Un modo di non ottenere risultati, oltre a non seguire i "manuali delle istruzioni", è quello di mantenere vecchi preconcetti e false nozioni nel campo della salute e della medicina ufficiali. Un altro è quello di aver compreso i principi di base parzialmente e quindi avere poi delle riserve o dubbi.
Ma se sei davvero interessato a ottenere una buona salute, non avrai difficoltà a liberarti da qualunque condizionamento in atto in ogni settore della vita.
In questo modo liberando la mente e il corpo dai gravi processi degenerativi delle malattie che ti affliggono, potrai pregustare con gioia infinita cio' che il nostro grande e meraviglioso CREATORE ha progettato per il futuro di tutto il genere umano, reso libero, una volta per sempre, dalla schiavitu' dalle malattie e dalla morte, con la SALUTE PERFETTA.
Preparazione al digiuno
Nelle settimane che precedono il digiuno si consiglia di mangiare più frutta e verdura cruda per rifornire al massimo i tessuti di vitamine e minerali. Si abbandonano gli eccitanti come il caffè, il tè, lo zucchero bianco, il cioccolato, l'alcol, i condimenti, i cibi di origine animali se fanno parte della nostra alimentazione. A quel punto, il nostro metabolismo può tornare al suo ritmo naturale, anziché essere snervato dalla presenza di stimolanti.
Si dovrebbe praticare una discesa alimentare che consiste nell'eliminare gradualmente i farinacei, le leguminose, i cibi di derivazione animale, fino a nutrirsi esclusivamente di frutta fresca nei due o tre giorni che precedono il digiuno.
Regole Durante il Digiuno
1 - Pulire gli intestini il meglio possibile mediante clisteri, almeno un giorno si e uno no.
2 - Prima di iniziare un digiuno più lungo, prendere occasionalmente un lassativo, obbligatoriamente il giorno prima o lo stesso del digiuno.
3 - Se possibile, rimanere all’aria aperta, sia di giorno che di notte.
4 - Camminare, fare esercizi o dell’altro lavoro fisico soltanto quando ci si sente abbastanza forti per farlo; se si è stanchi e deboli, riposare e dormire il più possibile.
5 - Nei giorni in cui ti senti debole, e sperimenterai quei giorni quando i rifiuti saranno nella circolazione, ti renderai conto che il sonno sarà agitato e disturbato e potrai fare brutti sogni. Questo succede quando i veleni passano attraverso il cervello. Dubbi e sfiducia, si presenteranno alla mente; quindi per favore leggi e rileggi con calma i consigli riportati nel presente articolo.
Non dimenticare che sei, fra parentesi, sul tavolo operatorio della natura, una meravigliosa operazione che stai effettuando senza l’uso di un bisturi!
Se una qualsiasi sensazione strana dovesse presentarsi a causa dei farmaci che sono ora nella circolazione, fai immediatamente un clistere, distenditi e se necessario interrompi il digiuno, ma non con la frutta.
6 - Ogni volta che ti alzi dopo esserti disteso, fallo lentamente, altrimenti potresti avere le vertigini.
Quest’ultima non è una cosa grave, ma andrebbe evitata nel modo appena descritto.
BEVANDE DURANTE IL DIGIUNO
L’entusiasta digiunatore “fanatico” beve soltanto acqua. Pensa che sia meglio evitare la benché minima traccia di alimento.
CONSIDERO UNA LIMONATA LEGGERA CON UN PÒ DI MIELE O ZUCCHERO GREZZO O UN PÒ DI SUCCO DI FRUTTA, LA COSA MIGLIORE.
Bere quanto si desidera durante la giornata, ma in generale non più di 2 o 3 litri scarsi. Meno si beve, più aggressivamente lavora il digiuno.
Come alternativa, il succo vegetale, fatto con verdure non amidacee cotte, va molto bene durante i digiuni più lunghi. Il SUCCO di pomodoro crudo, ecc., va pure bene.
Ma se il succo di frutta, per esempio, SUCCO di arancia, viene usato durante un digiuno più lungo, occorre fare estrema attenzione perché il succo di frutta potrebbe fare sciogliere i veleni troppo velocemente senza indurre un’evacuazione intestinale.
Questo accade perchè muco e tutti i veleni si sciolgono troppo velocemente e contemporaneamente, quando entrano nella circolazione disturbano eccessivamente tutti gli organi e possono essere eliminati soltanto con la circolazione sanguigna senza l’aiuto dei movimenti intestinali.
Reazioni durante il digiuno
Quando si inizia un digiuno quasi inevitabilmente si presentano degli sviluppi fisici (le cosiddette "scariche", ovvero crisi di disintossicazione) che non devono allarmare, ma anzi rasserenare, in quando il nostro fisico ha ancora la forza vitale dell'auto-depurazione.
Ad esempio la lingua diventa patinosa e si avverte un orribile sapore in bocca, l'alito ed il sudore in genere sono fetidi, le urine diventano più cariche e possono colorare di scuro, essere più dense ed emanare un cattivo odore (spesso si sente l'odore di farmaci assunti anche decine di anni prima), si inizia ad espellere catarro, può venire la febbre, i dolori articolari diffusi, e per chi è abituato a bere molti caffè, quasi sempre forte mal di testa, nei primi giorni. Nonostante tali condizioni possono essere spiacevoli, esse rappresentano un processo purificatore così come lo è la perdita di peso.
Naturalmente si manifesta e si accentua il disturbo già noto, ossia quello per cui si decide di digiunare (nel caso del digiuno terapeutico); poi vengono i disturbi legati a problemi di salute del passato. Tutti conservano nei tessuti postumi di traumi o di malattie passate. Digiunando, questi tessuti danneggiati si riparano; quando il danno è reversibile, la sua antichità non limita le nostre capacità di porvi rimedio.
Il terzo disturbo che si potrebbe sperimentare è quello latente, ossia si potrebbe rivelare la presenza di un focolaio di infezione ancora sconosciuto che denota un disordine fisiologico che prima o poi si sarebbe comunque manifestato. Il disturbo segnala l'attività di autolisi.
Se un disturbo diventa intollerabile, si frena l'autolisi con succhi di frutta fresca o l'applicazione di calore, senza fare ricorso ad analgesici e calmanti, sempre raccomandando il riposo completo.
Dove digiunare
Il primo digiuno deve essere fatto sotto controllo di un esperto professionale in Igienismo - la Scienza della Salute, affinché il partecipante comprenda le reazioni provocate dal digiuno, evitando allo stesso tempo di commettere errori. Si digiuna in un clima di riposo lontano dalle preoccupazioni quotidiane, dallo smog e dal caos cittadino, possibilmente lontano dai familiari (spesso causa del nostro disagio).
È preferibile che il luogo non sia troppo freddo visto che il digiuno diminuisce la resistenza al freddo.
Controindicazioni
I casi in cui il digiuno è da escludere tassativamente sono pochi. Il primo è la convinzione che il digiuno non servirà a guarire i disturbi accertati. Poi la carenza nutritiva reale, anche se assai rara nella nostra società, la "paura ossessiva" è controindicazione assoluta, il diabete in caso di dipendenza da insulina, la gravidanza è controindicazione relativa, al massimo si possono praticare digiuni brevi.
Ogni dipendenza farmaceutica profonda deve essere attentamente valutata; per digiunare, l'organismo deve essere autonomo, ovvero deve saper compiere da solo le funzioni essenziali alla sopravvivenza, senza medicine.
Il giorno prima
La settimana che precede il digiuno si devono modificare le abitudini alimentari, per facilitare il passaggio al nuovo regime.
La vigilia della cura prevede solo frutta e verdura crude, completa astensione dai prodotti di origine animale. Si consiglia di bere acqua minerale iposodica e senza aggiunta di anidride carbonica (fino a 1,51 al giorno), 2-3 tazze di infuso d’erbe senza zucchero e 300-500 g di succhi di frutta, verdura e erbe.
Ricette per il giorno prima del digiuno
100-150 g di mele o di altra frutta (a seconda della stagione), con 2-3 datteri o fichi secchi, il succo di mezzo limone, 1cucchiaio di miele e i di nocciole tritate.
Lavare le mele (o altra frutta), grattugiarle e aggiungervi il succo di limone, il miele e le nocciole.
Pappa di frumento integrale con frutta
20 g di frumento integrale, o semi di dinkel, 8 cucchiai di acqua, 100 g di mele o di altra frutta di stagione, 10 datteri, fichi o uva passa, i cucchiaio di miele, 10 mandorle tritate.
Macinare il grano la sera e metterlo a bagno con 5 cucchiai di acqua per tutta la notte. Spezzettare la frutta secca e metterla a bagno con 3 cucchiai di acqua per tutta la notte. La mattina mescolare bene il grano, la frutta secca e l’acqua in cui era stata messa a bagno. Grattugiare le mele (o altra frutta) , mescolarle bene con il grano e la frutta secca, aggiungervi miele e mandorle.
-con verdura
50 g di grano integrale, 100 g di carote, 50 g di pomodori, olio di oliva e limone, erbe aromatiche per insaporire.
Mettere a bagno il grano come nella ricetta 1. La mattina lavare le carote e i pomodori, grattugiare le prime e tagliare a pezzetti i secondi.
Mescolarli al grano, aggiungere olio e limone guarnire con le erbe aromatiche.
Patate al cartoccio con verdura cruda
2 patate (circa 160 g), i cucchiaio di olio di germe di grano o dinkel
Piatto di verdura cruda: qualche foglia di insalata, 1 ravanello, 50 g di carote e 50 di mandarino a pezzetti, 2 pomodori piccoli.
Condimento: 1/3 di vasetto di yogurt magro, succo di 1/2 limone, 1 presa di sale marino integrale.
Per guarnire: 1 cucchiaino di prezzemolo tritato.
Condimento: i cucchiaio di olio e limone, i presa di sale integrale e fruttosio.
Per guarnire: qualche striscia di peperone verde, 3 olive, 1/2 cucchiaio di prezzemolo tritato finemente.
Lavare le patate sotto l’acqua corrente con una spazzola e asciugarle.
Tagliare un pezzo di carta d’alluminio grande tre volte le patate, spennellarla di olio e avvolgervi ogni patata. Mettere in forno a 220 °C per 1 ora. Nel frattempo disporre l’insalata lavata su un piatto. Lavare bene sotto l’acqua corrente le carote e il ravanello, grattugiarli grossi e metterli (separati) nel piatto. Disporre 8 fettine di mandarino in circolo attorno al ravanello e alle carote grattugiate, dividere in 4 i pomodori e disporre ogni quarto tra 2 fettine di mandarino.
Mescolare bene gli ingredienti del condimento dell’insalata e versarvelo sopra. Snocciolare e dimezzare le olive e guarnire l’insalata, senza dimenticare le strisce di peperone e il prezzemolo.
Poco prima che le patate siano pronte mescolare olio o yogurt con il succo di limone e insaporire con una presa di sale. Togliere le patate dal forno, aprire i cartocci e premere le patate in modo che la buccia si apra; versarvi il condimento preparato, guarnire con prezzemolo e se con il piatto di verdura cruda.
Il giorno prima del digiuno si deve preparare non soltanto l’organismo, con un’alimentazione diversa, ma anche la mente e lo spirito. In questo giorno particolare si consiglia di riflettere ancora bene sulle motivazioni che spingono al digiuno e di raggiungere lo stato d’animo adatto.
La mattina e la sera bisogna praticare un po’ di ginnastica (se non si è già iniziato a prendere questa abitudine molto prima) e fare almeno 1 ora di movimento all’aria aperta (camminare di buon passo, andare in bicicletta, dedicarsi al giardinaggio, ecc.)
Per il resto della giornata, ci si può dedicare alle attività preferite, evitando, però, gli sforzi e soprattutto le arrabbiature e lo stress: si cureranno gli hobby per i quali normalmente resta poco tempo. Chi durante il digiuno continua a lavorare, dovrà informare colleghi e superiori della sua decisione di seguire questa cura per evitare conflitti e difficoltà; mentre chi non lavora parlerà ancora con i famigliari (soprattutto con il partner), per evitare che sorgano problemi nella sfera privata.
Il giorno precedente il digiuno deve concludersi — indipendentemente dalle abitudini — tra le 21 e le 22: in questo modo ci si potrà abituare agli orari da rispettare durante la cura. Prima di coricarsi è consigliabile bere una tisana calmante (a base di valeriana, melissa, luppolo) o prendere un tranquillante naturale (ottimi sono gli estratti di valeriana e luppolo, in vendita in farmacia anche senza prescrizione medica). Sono decisamente sconsigliati i sonniferi sintetici, poiché uno degli obiettivi della cura del digiuno è proprio liberare l’organismo dalle tossine e dalle scorie prodotte da farmaci e altro. Se il giorno prima del digiuno si possano prendere altri farmaci contro determinate malattie, lo dovrà stabilire il medico di volta in volta.
In ogni caso, il giorno prima del digiuno e durante il digiuno stesso si dovranno evitare alcoolici e tabacco, che non si conciliano con gli obiettivi di questa cura. Anche al caffè si deve rinunciare; lo si potrà sostituire con il tè o con l’infuso di rosmarino, che attiva la circolazione. Per non avere troppa difficoltà a rinunciare a questi vizi, è opportuno incominciare ad astenersene nella settimana di preparazione.
I giorni del digiuno
(da leggere attentamente più volte durante il digiuno)
Se ci si è preparati bene nella settimana che precede il digiuno, dubbi e incertezza non avranno la meglio perché la convinzione, le motivazioni e le aspettative avranno radici profonde.
Primo giorno di digiuno
E per chi non ha esperienza il più difficile: la situazione è del tutto nuova, lo scetticismo e i dubbi sulla propria resistenza molto forti. Ma non bisogna temere: queste difficoltà si superano facilmente con l’auto-convincimento e un atteggiamento positivo.
Non ci si deve lasciare spiazzare dai dubbi soprattutto il primo giorno, appena alzati.
E meglio dormire fino a quando non ci si sveglia spontaneamente perché si ha così la possibilità di riposare bene e di sentirsi meglio. In tali condizioni sarà più facile programmare il primo giorno man-tenendo il buon umore e l’entusiasmo.
Appena svegli, respirando profondamente, si assapora il senso di calore e di pesantezza in tutto il corpo.
Dopo gli esercizi di rilassamento ci si stira bene e ci si alza. I primi passi portano in cucina dove si berranno almeno 2 bicchieri di acqua minerale, povera di sodio e non addizionata di anidride carbonica, a temperatura ambiente (mai appena tolta dal frigorifero!), a piccoli sorsi.
Ci si mette poi davanti a una finestra aperta, sul balcone o all’aperto (a seconda della stagione) per fare 5-10 minuti di ginnastica leggera. Non deve essere troppo faticosa, soprattutto per chi si sottopone al digiuno per la prima volta. La ginnastica può essere sostituita anche con una breve corsa nei boschi, se si è già allenati, che durerà dai 10 ai 20 minuti a seconda della costituzione e dell’allenamento. E decisamente sconsigliata a chi non è abituato a questi sforzi.
Ci si dedica poi alla toilette mattutina. Si consiglia soprattutto una doccia calda con l’ultimo risciacquo freddo. Dopo essersi asciugati con un asciugamani ruvido (stimola la circolazione ed elimina le cellule morte) ci si massaggia con una buona lozione o un olio (da acquistare in erboristeria), perché durante il digiuno è molto importante avere molta cura della propria pelle.
Particolare attenzione richiedono l’igiene orale e la pulizia dei denti, perché uno degli effetti collaterali di questa cura e conseguenza del processo di disintossicazione è l’alitosi: si devono pulire bene i denti e usare un collutorio NATURALE (2 cucchiai di aceto di mele in un bicchiere di acqua) per l’igiene generale della bocca.
Completate queste operazioni, si prepara con 3/4 di litro di acqua tiepida e 40 g di sali di Glauber una soluzione purgante che deve essere bevuta a piccoli sorsi nel giro di 10-20 minuti. Anche se non ha un sapore gradevole, non si deve rinunciare a questa operazione, perché solo così si svuota completamente l’intestino, avviando il processo di disintossicazione. Se il sapore dei sali di Glauber è proprio insopportabile, vi si può aggiungere un po’ di succo di frutta.
Un’altra alternativa è un enteroclisma o clistere, che svuota l’intestino completamente e in fretta, o un preparato a base di erbe con effetto lassativo (inviate una e-mail per ottenere una dose personalizzata praxiscenterfit@gmail.com ).
A metà mattina si bevono (a seconda di quanto si ha sete) 1-2 tazze di infuso d’erbe.
Chi ha bisogno di riattivare la circolazione opti per quello di rosmarino, in via del tutto eccezionale è consentito anche il tè. Si consiglia invece di evitare il caffè, al massimo è consentita una tazza di caffè leggero con un po’ di latte, ma senza zucchero.
Per i suoi effetti, comunque, questa bevanda mal si concilia con gli obiettivi del digiuno.
Intorno a mezzogiorno o all’ora in cui si è abituati a pranzare, si bevono ancora i tazza di infuso d’erbe e 1-2 bicchieri di acqua minerale, che aiutano anche a combattere il senso di fame.
A metà pomeriggio ancora i tazza di infuso d’erbe e i bicchiere di acqua minerale; la sera, non dopo le 19, 1 tazza di brodo di verdura senza sale e 1-2 bicchieri di acqua minerale.
Per concludere il primo giorno di digiuno, i tazza di infuso di melissa, valeriana o luppolo, che favoriscono il sonno.
Acqua minerale, infusi e brodo di verdura devono essere sempre sorbiti a piccoli sorsi perché in questo modo risultano più efficaci. E molto importante che si assuma una quantità sufficiente di liquidi, soprattutto di acqua minerale naturale, per espellere scorie e tossine dai tessuti ed eliminarle attraverso i reni. Si possono bere fino a 3 litri di liquidi al giorno.
Riassumendo, il primo giorno di digiuno prevede quanto segue:
• la mattina, appena svegli esercizi di rilassamento a letto; 2 bicchieri di acqua minerale a temperatura ambiente assunta a piccoli sorsi; 5-10 minuti di ginnastica
• dopo la toilette, bere 3/4 di litro di acqua con 40 g di sali di Glauber in 10-20 minuti o praticare un enteroclisma
• metà mattina bere 1-2 tazze di infuso d’erbe (o di rosmarino); in alcuni casi 1 tazza di tè
• a mezzogiorno I tazza di infuso d’erbe e 1-2 bicchieri di acqua
• metà pomeriggio 1 tazza di infuso d’erbe, 1 bicchiere di acqua • la sera (prima delle 19) 1 tazza di brodo di verdura caldo e 1-2 bicchieri di acqua
• prima di coricarsi 1 tazza di infuso d’erbe che favoriscano il riposo (melissa, valeriana, ecc.); 5-110 minuti di ginnastica; bagno o doccia in acqua tiepida, igiene orale
• a letto
(prima di addormentarsi) riflessione sulle attività della giornata, esercizi di rilassamento
Durante la giornata si devono bere 2,5 / di acqua
Il modo in cui si struttura il primo giorno di digiuno è molto importante: non ci si deve sforzare troppo, né, peraltro, si può stare troppo fuori casa, per i probabili frequenti stimoli a svuotare l’intestino. Non ci si annoierà comunque. Ci si può dedicare alle cose che normalmente per mancanza di tempo non si possono fare: per esempio, scrivere lettere, leggere la Bibbia e meditare o semplicemente rimanersene seduti, rilassarsi e riordinare i propri pensieri. Si deve anche fare dell’attività fisica, limitata, a causa della frequente necessità di andare in bagno, a brevi passeggiate intorno a casa o a un po’ di ginnastica.
A mezzogiorno, magari mentre gli altri mangiano, si può fare un riposo pomeridiano (1-2 ore) associato a esercizi di rilassamento.
È consigliabile anche applicare, durante il riposo pomeridiano, un impacco caldo (borsa acqua calda) sulla parte del torace che corrisponde al fegato per sostenere questo organo sottoposto a uno sforzo particolarmente intenso durante il processo di disintossicazione.
L’impacco sul fegato deve rimanere applicato per 1-2 ore; durante l’applicazione ci si deve coprire molto bene e, se necessario, tenersi caldi con una borsa di acqua calda.
Il primo giorno si conclude tra le 21 e le 22. Si consiglia di fare ancora 5-10 minuti di ginnastica leggera a finestra aperta, di lavarsi completamente con acqua tiepida e di eseguire con molta cura le operazioni di pulizia dei denti e della bocca (come la mattina). Poi ci si corica.
Una tazza di infuso di erbe favorirà il sonno; prima di addormentarsi, però, è opportuno passare in rassegna le attività della giornata e riflettere di nuovo su motivazioni e aspettative in vista del giorno dopo.
Secondo giorno di digiuno
Come il primo, il secondo giorno di digiuno inizia con gli esercizi di distensione e di autocontrollo, eseguiti a letto, prima ancora di alzarsi; poi si passa alla ginnastica e alla toilette mattutina. La cura dell’igiene del proprio corpo è più importante del solito perché, a causa del processo di disintossicazione, la pelle tende a emettere cattivi odori.
Poi si bevono 2 bicchieri di acqua minerale a temperatura ambiente e 1-2 tazze di infuso d’erbe (o di rosmarino o di tè non dolcificato). Se il senso di fame è ancora molto forte, si può mangiare 1 mela (circa 50 calorie), lentamente e a piccoli morsi; se è possibile, però, sarebbe meglio evitarlo.
Dopo i ripetuti svuotamenti dell’intestino il primo giorno, il secondo giorno non ve ne sarà alcuno e si avrà quindi molto tempo per fare attività fisica all’aria aperta.
Si consiglia di passeggiare 1 ora la mattina e il pomeriggio, di fare una o due gite in bicicletta o di dedicarsi a qualche lavoro di giardinaggio (non troppo pesante).
Chi è allenato a correre, può continuare l’allenamento.
Il movimento all’aria aperta consente all’organismo di incamerare molto ossigeno, necessario per bruciare scorie e tossine. Al tempo stesso la muscolatura, indebolita dalla vita sedentaria, riprende tono e vigore.
Ovviamente tre di digiuno non basta per tornare in forma, ma è un buon punto di partenza che, senza questa cura, forse non si sarebbe mai riusciti a raggiungere.
A metà mattina si bevono altri 1-2 bicchieri di acqua minerale naturale e 1 tazza di infuso d’erbe e a mezzogiorno si beve di nuovo la stessa quantità di liquidi; se lo si desidera, vi si può aggiungere i tazza di brodo di verdura senza sale né grassi aggiunti.
Poi ci si mette a letto per 1-2 ore, mantenendosi ben caldi e aiutando il fegato con un impacco caldo. (Borsa di acqua calda)
Anche il pomeriggio prevede movimento e attività del tempo libero, nonché l’assunzione di 4-5 bicchieri di acqua minerale (l’ultimo non oltre le 19).
Il programma della sera è uguale a quello del primo giorno di digiuno: 1 tazza di infuso di erbe tranquillanti, ginnastica, cura dell’igiene del corpo e dei denti e prima di addormentarsi esercizi di rilassamento a letto.
Anche il secondo giorno di digiuno finisce tra le 21 e le 22.
Riassumendo, il secondo giorno di digiuno prevede quanto segue:
• la mattina, appena svegli: esercizi di rilassamento a letto; 5- 10 minuti di ginnastica; toilette mattutina; 2 bicchieri di acqua minerale e 1-2 bicchieri di infuso d’erbe (o di rosmarino) o di tè
• metà mattina bere 1-2 bicchieri di acqua minera le e 1-2 tazze di infuso d’erbe di stribuite nel corso della mattinata;
un’ora circa di attività moderata (passeggiate, gite in bicicletta, giardinaggio o jogging);
• a mezzogiorno 1-2 bicchieri di acqua minerale e i tazza di infuso d’erbe o di brodo di verdura caldo senza sale; riposare a letto 1-2 ore con un panno tiepido sul fegato
• nel pomeriggio attività fisica come il mattino; 4-5 bicchieri di acqua minerale da bere prima delle 19 circa
• prima di coricarsi i tazza di infuso a base di erbe che favoriscano il riposo (melissa, valeriana, ecc.); 5-10 minuti di ginnastica; toilette serale, igiene orale
• a letto
(prima di addormentarsi) riflessione sulle attività della giornata, esercizi di rilassamento
Durante la giornata si devono bere 2,4 l di acqua
Il secondo giorno della cura si manifesta una chiara reazione al digiuno, che si fa sentire soprattutto nel pomeriggio e la sera se l’organismo ha incamerato una quantità sufficiente di ossigeno. Rispetto al primo giorno e alla mattina del secondo migliora molto la sensazione di generale benessere e diminuisce il senso di fame. Ci si sente ancora un po’ irritati e di cattivo umore, ma basterà qualche esercizio di rilassamento per superare questo stato. Avendo fatto molto movimento all’aperto la sera si sentirà un benefico senso di stanchezza che aiuterà a dormire meglio.
Terzo giorno di digiuno
Dopo il lungo e profondo Sonno della notte ci si sveglierà riposati e ci si sentirà veramente bene. Forse si avvertirà ancora un po’ di fame che, però, sparirà completamente nel corso della giornata.
Per rafforzare il senso di benessere che si prova appena svegli si eseguono gli esercizi di rilassamento cercando di mantenere alta la carica di ottimismo. Del resto, ce n’è anche motivo, perché il terzo giorno il digiuno comincia veramente a dare i suoi frutti.
Il corpo si è adattato alla nuova situazione e non si ribella più; ci si sente in perfetta forma i pensieri sono più chiari e le difficoltà personali sembrano sparire.
Il programma della mattina è uguale a quello del primo giorno: si bevono prima 2 bicchieri di acqua minerale, si esegue qualche esercizio di ginnastica — ormai diventato buona abitudine — si fa una doccia (l’ultimo risciacquo deve essere tiepido e ci si deve asciugare energicamente con una salvietta ruvida) e si puliscono con cura i denti.
Arriva poi il momento sgradevole di questa giornata: la pulizia dell’intestino con la soluzione di sali di Glauber o con il clistere, o con il te lassativo. L’intestino infatti contiene ancora molte scorie e tossine che devono essere assolutamente eliminate. (Chiedere consigli al terapeuta: praxiscenterfit@gmail.com)
Questa misura, sgradevole ma necessaria, impedisce di fare passeggiate lunghe; è consigliabile organizzare questo giorno come il primo e bere soltanto acqua minerale con 1-2 tazze di infuso d’erbe o di tè a colazione per stimolare l’organismo.
Il riposo pomeridiano con impacco sul fegato si ripete anche in questo giorno e il programma serale è del tutto uguale a quello del primo.
Il terzo giorno di digiuno prevede quanto segue:
• la mattina, appena svegli esercizi di rilassamento a letto; 2 bicchieri di acqua minerale a temperatura ambiente assunta a
Piccoli sorsi; 5-10 minuti di ginnastica
• dopo la toilette bere 3/4 di 1 di acqua con 40 g di sali di Glauber in 10-20 minuti o bere il te' o praticare un enteroclisma (clistere)
• metà mattina bere 1-2 tazze di infuso d’erbe (o di rosmarino) o di tè e un bicchiere di acqua minerale, oppure non bere né tè né infuso, ma 3 bicchieri di acqua minerale naturale
• a mezzogiorno 2 bicchieri di acqua minerale; riposare a letto per 1-2 ore con un panno caldo sul fegato
• pomeriggio/sera 3 bicchieri di acqua minerale distribuiti nel corso del pomeriggio prima delle 19
• prima di coricarsi i tazza di infuso d’erbe che favoriscano il riposo (melissa, valeriana, ecc.); 5-10 minuti di ginnastica; toilette serale, igiene orale
• a letto
(prima di addormentarsi) riflessione sulle attività della giornata, esercizi di rilassamento
Durante la giornata si devono bere 2,5 1 di acqua
Il terzo giorno deve procedere a un ritmo lento e non presenta nessun problema.
Come organismo, mente e spirito, così anche amici e famigliari si sono abituati al digiuno e non è probabile che vi siano scontri o difficoltà. Il senso di fame è scomparso, ci si sente leggeri e liberi, mentre umore e stato d’animo migliorano continuamente.
La giornata si conclude, come le precedenti, tra le 21 e le 22.
Il passaggio dal digiuno al regime normale
Se il digiuno è durato più di 2-3 giorni si deve passare gradualmente al normale regime alimentare. Chi non rispetta questa regola fondamentale rischia di annullare i benefici del digiuno.
Nel corso del quinto, sesto e settimo giorno alcune funzioni fisiologiche subiscono trasformazioni notevoli: l’attività degli organi dell’apparato digerente, in particolare, e i processi metabolici, entrambi responsabili della trasformazione degli alimenti in energia, cambiano ritmo e non sono, quindi, immediatamente in grado di riprendere la loro normale attività, ma hanno bisogno di due giorni di riadattamento per prepararsi a svolgere le funzioni che competono loro.
In caso contrario potrebbero subire un vero e proprio shock che si manifesterebbe attraverso dolori allo stomaco, all’intestino, al fegato e alla cistifellea soprattutto, ma anche attraverso disturbi circolatori.
Primo giorno dopo il digiuno
Le abitudini acquisite durante la cura del digiuno non devono essere bruscamente modificate: non si carica ancora la sveglia (a meno che le circostanze esterne non lo impongano), ma ci si alza quando ci si desta spontaneamente e si inizia la giornata con gli esercizi di rilassamento che saranno ormai diventati un’abitudine acquisita.
Ci si stira bene prima di fare 5-10 minuti di ginnastica e di dedicarsi alla solita accurata toilette.
Il primo giorno dopo il digiuno si devono consumare i seguenti alimenti:
3-4 cucchiai max. di miele
2 mele (cotte)
2-3 tazze di brodo di verdura
1 fetta pane vollkorn tostato
A questi alimenti si devono aggiungere 5-6 bicchieri di acqua e 4-6 tazze di infuso d’erbe o di tè (senza zucchero); nel corso della giornata si assumeranno così complessivamente 1,5-1,8 litri di liquidi.
Riassumendo, il primo giorno dopo il digiuno prevede quanto segue:
• la mattina, appena svegli esercizi di rilassamento; 5-10 minuti di ginnastica
• dopo la toilette mattutina 1-2 bicchieri di acqua minerale e 1-2 tazze di infuso d’erbe o di tè con un po’ di miele
meta’ mattina - mele cotte; 1 tazza dl infuso d’erbe o di tè con un po’ di miele; attività fisica all’aperto e altre attività del tempo libero previste per i giorni di digiuno, senza assunzione di lassativi
a mezzogiorno 1-2 tazze di brodo di verdura leggero;
2 bicchieri di acqua
1-2 ore di riposo a letto con un panno caldo sul fegato;
• metà pomeriggio 1 tazza di infuso d’erbe con un po’ di miele; attività fisica e attività del tempo libero come nella mattinata
• la sera (prima delle 19) 1 tazza di brodo di verdura; 1 tazza di infuso d’erbe con un po’ di miele; 1-2 bicchieri di acqua
• prima di coricarsi 1 tazza di infuso d’erbe che favoriscano il sonno; 5-10 minuti di ginnastica; toilette serale e igiene orale
(prima di addormentarsi) riflessione sulla giornata, esercizi di rilassamento.
Secondo giorno dopo il digiuno
Chi normalmente si deve alzare a un’ora precisa, quindi al suono della sveglia, dovrà cominciare a riabituarcisi e non aspettare di destarsi da sé.
Dopo che durante la cura si è recuperato il sonno necessario, alzarsi sarà ora molto più facile (a chi di solito la mattina si sveglia a fatica con l’aiuto di una sveglia o di qualcuno, in anticipo rispetto al proprio orologio interno, la cura non servirà a molto, perché ciò è dovuto semplicemente a uno sfasamento tra il bioritmo e i ritmi della giornata standard).
Anche in questo giorno — e in tutti quelli successivi — si deve mantenere l’abitudine di eseguire esercizi di rilassamento e di praticare 5-10 minuti di ginnastica.
A tal fine la sveglia dovrà essere puntata almeno un quarto d’ora — o addirittura mezz’ora — prima per lasciare il tempo necessario a queste attività, oltre alla colazione e allo svuotamento dell’intestino. Dato che la cura ha interrotto vecchie abitudini, non sarà difficile, soprattutto se ci si corica mezz’ora prima.
Ci si dedica poi a un’accurata pulizia del corpo e della bocca.
Non è più necessaria una radicale pulizia dell’intestino, come nei giorni precedenti. In futuro non si prenderanno più lassativi, ma si favorirà l’attività dell’intestino con un’alimentazione ricca di fibre (vedi programma dettagliato del libro di Ehret, Dieta senza muco, alle pag.93 - 106). Si bevono poi 1-2 tazze di tè con un po’ di miele o una tazza di caffè d’orzo con un po’ di latte e 1 tazza di infuso d’erbe.
A metà mattina, se si ha appetito, si può mangiare una mela grattugiata grossa con 1-2 tazze di infuso d’erbe. Si farà ancora molta attività all’aria aperta per ossigenarsi bene.
La ripresa alimentare
alla fine del digiuno, ricominciare a mangiare è un vero piacere, ma bisogna procedere con molta cautela. La rialimentazione è la fase più delicata del digiuno, ed è anche quella che viene più sottovalutata. Gandhi diceva che anche gli sciocchi sanno digiunare, ma solo i saggi sanno ricominciare correttamente a mangiare dopo un lungo digiuno. La ripresa va fatta in modo lento per abituare gradualmente l'organismo al cibo. Una buona ripresa alimentare deve avere, come minimo, la stessa durata del digiuno intrapreso. Si possono inserire ortaggi freschi cotti, in seguito quelli crudi leggermente a vapore fino ad arrivare ad aggiungere gradatamente la frutta fresca.
Per restare disintossicati
Dopo il digiuno, si è disintossicati e tali si vuole restare. È possibile prolungare questo stato di benessere adottando abitudini sane e semplici:
Un'alimentazione sana, prevalentemente cruda (frutta, verdura, germogli);
Bere tutti i giorni almeno due litri di acqua (meglio se "viva" di fonte);
Un riposo regolare tutte le notti;
Un esercizio fisico stimolante e non violento (camminare tutti giorni, il più possibile);
L'assenza di sovra-affaticamento;
La rinuncia a: tabacco, alcol, caffè, droghe, medicine;
Un riposo regolare tutte le notti;
Brevi digiuni disintossicanti in primavera ed autunno;
Una vita spirituale appagante.
Se hai fiducia nella capacità del tuo corpo di curarsi, i sintomi spiacevoli che possono accompagnare questa guarigione, diventano più tollerabili e non sono più una sorgente di paura o dubbio. Infine, devi permettere al tuo corpo di eseguire il lavoro per ripristinare la salute al suo proprio ritmo. Il medico autentico è interiore, il corpo da solo è capace di eseguire tutte le funzioni curative necessarie.
L'intelligenza cellulare che guida il corpo ha capacità infinite.
Non devi avere nessun timore della sua saggezza o della sua capacità di ripristinare il più alto livello possibile di salute e benessere.
Promemoria
Noi siamo ciò che mangiamo, quindi se vuoi rimanere sano ricorda l'importanza di cibarti con cibi che guariscono, fai riferimento ai consigli e ricette di Arnold Ehret, per esempio del forum del portale Dieta senza muco. imparando bene come la dieta di transizione ti consiglia l'assunzione di cibi che sciolgono il muco.
Anche le ricette contenute nel sito su indicato ti aiuteranno a tale scopo. Tutto cio‘ che all'inizio può sembrare difficile da attuare in realtà è la barriera mentale che attua il corpo intossicato, quindi ogni successo è un passo avanti verso la vittoria finale e cioè il processo di risanamento del corpo.
LETTURE CONSIGLIATE
Il Sistema di guarigione della dieta senza muco - Prof. A. Ehret Edizioni La Cassandra
Digiuno razionale - Prof. A. Ehret Edizioni Juppiter Consulting
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